domenica 28 dicembre 2014

Nella spasmodica attesa dell'inverno

Non mi vergogno a scrivere che la parte più pessimista di me avesse già completamente rinunciato alla speranza di veder arrivare l'inverno. Non quello umido e nevoso di quest'anno quasi terminato, ma uno freddo, polare, con tutto ciò che di più interessante porta con sè: ghiaccio e quindi salite invernali in Appennino.
Ebbene mi ero arreso. Avevo ormai virato completamente i miei programmi alla falesia, a qualche via su roccia in zone calde, a migliorarmi per la prossima stagione estiva, un po' di corsa per fare fiato e resistenza aerobica.
E invece, oggi, mi sono ritrovato con il piumino addosso a sbirciare e sbavare sulle prime foto di monti innevati, davvero, non quella roba spruzzata tipo zucchero a velo delle settimane passate, a risplverare vecchie relazioni, a chiedere le prime informazioni, i pareri.
E adesso, sono le 22,30, il mio cervello già elabora piani, date, guarda il meteo, cerca di capire, inventa, spera, desidera. Ghiaccio, neve, picche, ramponi.
Che enorme puttana!
E buon freddo polare a tutti!

Nessun commento:

Posta un commento