Probabilmente ultima occasione della stagione per fare un po' di ghiaccio dalle nostre parti. Stupenda la cornice del Pizzo di Intermesoli che domina la Val Maone, ad un tiro di schioppo dal parcheggio dei Prati di Tivo.
Come scritto altre volte e come ci siamo ripetuti con Simone al rientro, la vita del ghiacciatore in Appennino è veramente fatta di stenti: condizioni precarie, cascate lontane, avvicinamenti interminabili.
Beh, questa non rientra nel novero. Perchè veramente con poco meno di mezzora a piedi dal parcheggio si giunge sotto le cascate.
Poi, in base alle condizioni (e alle capacità...) bisogna scegliere dove ingaggiarsi.
Quando giungiamo sotto al canalino da risalire per arrivare all'attacco vero e proprio delle cascate il colore del ghiaccio di California (2L 80m 4) è veramente brutto: un grigio poco rassicurante.
Saliamo ancora fino alla sosta dove ci accomodiamo per prepararci.
Anche il colore di Argentaroggia non è dei più esaltanti, sicuramente non l'azzurrino del ghiaccio che uno potrebbe sognare ma poi comincio a salire e mi rendo conto che le condizioni sono buone se non ottime.
Il ghiaccio a tratti è anche duro e spaccoso ma in generale bello plastico.
La cascata presenta due muretti prima di uno sgrottamento (in cui si trova una scomoda sosta a fix).
Supero un terzo muretto a 75-80° che parte da un provvidenziale alberello su cui sono avvolti strati di cordini e mi ritrovo in sosta.
Cerco di sistemarmi il meglio possibile e recupero Simone.
Il secondo tiro si trova in condizioni anche migliori e, a parte un paio di metri, anche più facile del primo.
Esco su terreno appoggiato, erba ghiacciata e terriccio e vado a prendere la seconda sosta, anch'essa a fix.
Mi faccio calare e mi metto a far sicure in moulinette.
Dopo aver bellamente piccozzato i secondi trenta metri scendiamo e ci rifacciamo un giro in moulinette sul primo, addrizzando un po' la linea e godendoci le insperate ottime condizioni che reggono egregiamente fino alle una.
Ce ne torniamo in poco tempo al parcheggio gustando i raggi del sole, le temperature primaverili un bel panino con birra ai Prati di Tivo.
Cascata semplice e tranquilla, con soste ottimamente attrezzate.
Avvicinamento: dal parcheggio dei Prati di Tivo si prende in direzione est (destra guardando il Corno Piccolo) fino a giungere in vista della sbarra che blocca il sentiero estivo che entra in Val Maone. Si prende verso il bosco e cercando di seguire i bolli bianchi e rossi si attraversa il bosco fino a giungere ad un traverso su un pendio un po' esposto e pericoloso in caso di accumuli nevosi. Si trovano facilmente i residui delle valanghe. Si è già in vista delle cascate. Si prosegue lungo il sentiero estivo e dopo aver oltrepassato una spalla, dove ricomincia un tratto boscoso, ci si ritrova alla base di un canalino da risalire. Sulla sinistra si trovano delle soste utili per far sicura e per scendere in doppia se il canale si presenta particolarmente ghiacciato. 30' dal parcheggio.
Materiale nda, 8-10 viti da ghiaccio medie (16-19, qualcuna corta)
Disl. via: 80m 2L
E' possibile fare sosta sulla destra prima del terzo salto in corrispondenza di un alberello (sulla sinistra), conviene pero' effettuare un primo tiro di 50m per non trovarsi corti con la corda nel secondo tiro andando a prendere la sosta successiva
Durata: 1h30'
Avvicinamento e rientro: 30' da Prati di Tivo
Avvicinamento e rientro: 30' da Prati di Tivo
Diff.: II/3
Nessun commento:
Posta un commento