Ennesima uscita al Terminillo, in una giornata decisamente buona, anche se con vento abbastanza impetuoso. Affrontiamo una classicissima, il Primo Maggio, sul versante nord del Terminillo, che troviamo in condizioni eccellenti, con ottima neve pressa che permette una progressione velocissima, questa volta in compagnia di Francesco, Michele, Emanuele e Simone.
Quando arriviamo a Terminillo ci vediamo costretti a lasciare la macchina ben lontano dal Sebastiani a causa degli spazzaneve che dopo poco avrebbero liberato la carreggiata permettendoci di arrivare fino al piazzale del rifugio, ma ormai eravamo in marcia.
Al Sebastiani, raggiunto in una mezz'ora, ci attrezziamo come per scalare la nord dell'Eiger con una quantità di ferraglia che puntualmente si rivelerà inutilizzata, ma data l'esperienza con il Venditelli preferisco il peso all'incertezza.
Ci avviamo con passo veramente deciso verso le Scangive.
Il vento spazza forte provenendo da nord tutto il pianoro, ma siamo piuttosto euforici: il sole splende e la neve è bella dura e trasformata. Durante l'avvicinamento ci sfilacciamo un po', ma in quaranta minuti ci affacciamo alla Chiaretti-Pietrostefani e al traverso che permette di scoprire il versante nord del Terminillo.
Con calma e attenzione, ma sempre faccia a valle, descriviamo il lungo arco che ci immette nel canalone Nord (35°) che dobbiamo risalire per arrivare all'attacco della nostra meta.
Il traverso in discesa per arrivare nel canale Nord |
In progressione sul canale Nord |
La neve ci permette di essere veramente veloci, forse anche troppo, Michele e Simone, alla prima invernale della stagione, rimangono indietro, così che Francesco e Emanuele, seguiti poi da Michele in solitaria si avviano dentro al canale per non gelarsi.
Attendo Simone che era rimasto più indietro degli altri cercando di non raffreddarmi troppo.
Alle 11,00 attacchiamo il canale.
L'attacco del canale |
La progressione è velocissima, la neve pressa permette di salire sicuri e senza timore di scivolare ed in men che non si dica siamo al primo salto che si rivela parzialmente scoperto: un paio di metri di misto e poi erba gelata affiorante.
Chiedo a Simone se ci vogliamo assicurare, mi risponde di no. Col senno di poi (di cui sono piene le fosse) avremmo fatto bene a legarci, ma entrambi ci siamo sentiti sicuri, anche sui passi di misto veramente intriganti, anche se non particolarmente impegnativi.
Il salto di misto dall'alto |
Simone in uscita dal passaggio |
Da lì si prosegue su pendio facile fino ad una sella con cui ci si ricollega alla Chiaretti-Pietrostefani. Volgendosi a destra si affronta il salto di misto facile che permette di arrivare rapidamente in cresta.
Una volta al sole, che ci abbaglia, conquistiamo rapidamente la cima dove ci aspettano gli altri tre matti compagni di avventura. Ci rifocilliamo e poi rapidamente si scende per il Centrale fino al Sebastiani, dove polenta con i funghi, arrosto misto e birra concluderanno una bella giornata.
Il canale con le condizioni che abbiamo trovato è interessante, ma per il lungo avvicinamento (circa 1h30') e la brevità della via (se fatta in libera come noi) probabilmente non merita. Se abbinato con qualcos'altro allora potrebbe completare una giornata proficua e decisamente più interessante.
Accesso: dalla sella delle Scangive, scendere e traversare lungamente fino a risalire il canale Nord. Dopo circa cento metri, superata la cengia nevosa che incide orizzontalmente la parete che è l'attacco del canalino Nord, sulla sinistra si apre il canale.
Materiale: nda, viti da ghiaccio, 2 fittoni
Disl. via: 150m
Disl. tot.: 400m
Durata: 1h30'
Avvicinamento e rientro: 2h30'
Durata: 1h30'
Avvicinamento e rientro: 2h30'
Diff.: PD+ (nelle condizioni affrontate valuto: I, 2; II, M2)
Grande Bruno,
RispondiEliminacomplimenti anche per la relazione. A presto.
Luca
Spero che a brevissimo si possa scalare qualcosa insieme.
EliminaSaluti