Alzarsi presto e osservare il sole che infiamma la parete Est del Corno Piccolo è qualcosa di entusiasmante e bellissimo. Farlo per poi andare a scalare il Campanile Livia rende tutto un po' più speciale e elettrizzante.
Inizia così il nostro secondo giorno, al Franchetti, con tanta roccia intorno da fare indigestione e tanta voglia di arrampicare.
Inizia così il nostro secondo giorno, al Franchetti, con tanta roccia intorno da fare indigestione e tanta voglia di arrampicare.
La parete Est. A destra il Monolito che sorregge la vetta del Corno Piccolo |
Per il nostro secondo giorno di Gran Sasso abbiamo scelto questa corta via, sono solo tre tiri, con un inizio ingaggiante e di non facile lettura, ma dall'avvicinamento brevissimo e dalla facile discesa (anche più facile di quello che pensavo).
Comunque ci dirigiamo, appena fatta colazione, verso la sella dei due Corni e in poco più di un quarto d'ora siamo nei pressi dell'attacco della via: un'inconfondibile e nettissima fessura leggermente strapiombante.
Sono teso, al Franchetti ci hanno confermato che l'attacco non è esattamente un quinto e che è piuttosto faticoso. Sono però ancora di più invogliato a salire la via, proprio perchè è più difficile di quello che ho fatto finora, così cerco degli appigli buoni, punto i piedi e mi isso in modo da poter piazzare le prime protezioni.
La fessura è faticosa, da fare un po' fuori e un po' dentro, si protegge meravigliosamente e da sotto si intravede un cordone che poi userò per passare una rinviata. In alcuni passaggi costringe a stare fuori perchè troppo stretta, mentre in altri è possibile incastrarsi e liberare entrambe le mani.
Sento parecchia adrenalina, il tiro è molto più duro di quello che pensavo, ma non è irresistibile, costringe a fare un po' di dulfer a muoversi, a incastrare mani e piedi e poi, finalmente, arrivo alla sosta intermedia, quella da cui parte dritto in verticale la diretta Consiglio.
Non penso neanche a continuare, ho il fiatone. Mi alloggio sulla sosta e recupero Simone che con poco sale i circa venti metri che ho fatto.
Le difficoltà sarebbero finite, adesso ci aspettano tiri di terzo e quarto e questo mi rilassa.
Simone si prepara e piega verso destra sulla facile rampa che, dopo aver oltrapassato uno spigoletto, porta sino alla sosta. Mentre va su però, qualcosa si inceppa e nonostante sia un breve tiro di quarto si blocca e disarrampica fino alla sosta.
Indeciso, combattuto tra calarsi e continuare, tergiversiamo per un po', poi mi decido e faccio il tiro che è tranquillo, proteggibile e anche leggermente esposto nell'uscire dallo spigolo.
La sosta è a prova di bomba e permette una calata. Simone arriva e poco dopo decidiamo di continuare, farò io anche il terzo tiro, sperando che lui si sblocchi: non mi va di tirare tutta la via.
L'attacco della via in corrispondenza della netta fessura |
La fessura è faticosa, da fare un po' fuori e un po' dentro, si protegge meravigliosamente e da sotto si intravede un cordone che poi userò per passare una rinviata. In alcuni passaggi costringe a stare fuori perchè troppo stretta, mentre in altri è possibile incastrarsi e liberare entrambe le mani.
Sento parecchia adrenalina, il tiro è molto più duro di quello che pensavo, ma non è irresistibile, costringe a fare un po' di dulfer a muoversi, a incastrare mani e piedi e poi, finalmente, arrivo alla sosta intermedia, quella da cui parte dritto in verticale la diretta Consiglio.
Non penso neanche a continuare, ho il fiatone. Mi alloggio sulla sosta e recupero Simone che con poco sale i circa venti metri che ho fatto.
Le difficoltà sarebbero finite, adesso ci aspettano tiri di terzo e quarto e questo mi rilassa.
Simone si prepara e piega verso destra sulla facile rampa che, dopo aver oltrapassato uno spigoletto, porta sino alla sosta. Mentre va su però, qualcosa si inceppa e nonostante sia un breve tiro di quarto si blocca e disarrampica fino alla sosta.
Indeciso, combattuto tra calarsi e continuare, tergiversiamo per un po', poi mi decido e faccio il tiro che è tranquillo, proteggibile e anche leggermente esposto nell'uscire dallo spigolo.
La sosta è a prova di bomba e permette una calata. Simone arriva e poco dopo decidiamo di continuare, farò io anche il terzo tiro, sperando che lui si sblocchi: non mi va di tirare tutta la via.
La sosta del secondo tiro |
L'uscita del secondo tiro |
Il tiro è tranquillo e si lascia domare senza particolari patemi: in un quarto d'ora e poco più sono alloggiato in sosta pronto a recuperare il mio compagno. A questo punto sprono Simone che si lascia convincere e con decisione attacca il terzo ed ultimo tiro, vira a sinistra e percorre una bella fessura che mi farà faticare.
Lui va su con grande scioltezza, stando bene fuori, proteggendo con calma e senza apparenti affanni. Tutta la tensione di poco prima è sparita ed in breve è in sosta.
Noi ci siamo fermati ad una sosta intermedia, praticamente una quindicina di metri sotto la fine della via vera e propria, ingannati dalla bellissima catena con anello di calata, ma poco male, abbiamo arrampicato e ci siamo divertiti quindi va bene così.
La via merita, la roccia è eccezionale, sempre proteggibile con diversi chiodi dove servono. Si arrampica in un bellissimo ambiente anche se, e questo non è detto che sia un difetto, si è continuamente disturbati dal vocìo degli escursionisti che, numerosi, affollano questi stupendi angoli d'Italia.
L1 - 20m - V+
Si sale lungo la fessura faticosamente fino ad un comodo terrazzino dove si può sostare (1 ch., 1 fettuccia su mass incastrato, 1 cordone, sosta su 2 ch.) Volendo L1 ed L2 si possono concatenare ponendo attenzione all'attrito delle corde
L2 - 20m - IV-
Si piega decisamente a destra lungo una rampa inclinata che oltrepassa uno spigolo fino ad una sosta (1 ch. instabile, sosta su 2 spit con catena e anello di calata)
L3 - 30m - IV
Si sale verso sinistra oltrepassando lo spigoletto per andare a prendere un diedro-camino fino ad un terrazzino dove si sosta (2 ch., sosta su 2 spit con catena e anello di calata)
L4 - 30m - IV+
Dalla sosta si sale obliquando a sinistra per prendere una bella fessura, si prosegue incontrando una sosta di calata, e poi sempre lungo la fessura in cui sono visibili i chiodi, fino alla fine, dove si sosta (2 ch., sosta su 2 spit con catena e anello di calata)
Lui va su con grande scioltezza, stando bene fuori, proteggendo con calma e senza apparenti affanni. Tutta la tensione di poco prima è sparita ed in breve è in sosta.
Noi ci siamo fermati ad una sosta intermedia, praticamente una quindicina di metri sotto la fine della via vera e propria, ingannati dalla bellissima catena con anello di calata, ma poco male, abbiamo arrampicato e ci siamo divertiti quindi va bene così.
La via merita, la roccia è eccezionale, sempre proteggibile con diversi chiodi dove servono. Si arrampica in un bellissimo ambiente anche se, e questo non è detto che sia un difetto, si è continuamente disturbati dal vocìo degli escursionisti che, numerosi, affollano questi stupendi angoli d'Italia.
Materiale
nda, friend medi, cordini e fettucce per allungare e qualche nutRelazione
L'attacco si raggiunge una volta scavallata la sella dei Due Corni (provenendo dal Franchetti) e scendendo brevemente fino all'evidente fessura sulla sinistra di una specie di piccola cavitàL1 - 20m - V+
Si sale lungo la fessura faticosamente fino ad un comodo terrazzino dove si può sostare (1 ch., 1 fettuccia su mass incastrato, 1 cordone, sosta su 2 ch.) Volendo L1 ed L2 si possono concatenare ponendo attenzione all'attrito delle corde
L2 - 20m - IV-
Si piega decisamente a destra lungo una rampa inclinata che oltrepassa uno spigolo fino ad una sosta (1 ch. instabile, sosta su 2 spit con catena e anello di calata)
L3 - 30m - IV
Si sale verso sinistra oltrepassando lo spigoletto per andare a prendere un diedro-camino fino ad un terrazzino dove si sosta (2 ch., sosta su 2 spit con catena e anello di calata)
L4 - 30m - IV+
Dalla sosta si sale obliquando a sinistra per prendere una bella fessura, si prosegue incontrando una sosta di calata, e poi sempre lungo la fessura in cui sono visibili i chiodi, fino alla fine, dove si sosta (2 ch., sosta su 2 spit con catena e anello di calata)
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