Questa è stata la mia prima esperienza in assoluto su una via multi-pitch di roccia, e ovviamente quale luogo migliore per il battesimo se non la roccia di casa propria?.
La parete, che ospita altre vie, alcune anche nuove, si trova proprio a Terni a poco più di cinque minuti in auto e la roccia è buona, a tratti anche ottima.
L'arrivo alla base della via è decisamente breve, poco agevole per le condizioni del sentiero che si inerpica tra ghiaioni, rovi e sterpi, ma dura poco (intenso comunque). L'attacco della via è in corrispondenza di un cordino azzurrino e vicino bollo rosso: da lì si sale diritti e senza errori, per poi piegare a destra.
L'attacco è a destra di una targa che commemora Austeri un alpinista ternano.
Ci si prepara e la mia "guida" come un fulmine è già a metà del primo tiro, circa 40/45 metri di linea logica e verticale che passa per un'evidente placchetta nera di IV.
Il primo tiro è carino, non faticoso e anche sulla placca nera si passa bene: i piedi fanno aderenza che è una meraviglia.
Si arriva in sosta su una cengia, ancorato a due belle viti.
La vista è notevole e mi ritrovo a pensare che incredibile potenza nasconda l'alpinismo: a due passi da casa, appesi ad una corda, è possibile isolarsi completamente dal mondo e dalle amarezze della vita quotidiana per entrare in un universo fatto di roccia, verticalità, sfida con se stessi.
Da lì si riparte per poi sparire sulla destra. Con il vento potrebbe essere problematico parlarsi, faccio infatti fatica a sentire. Smonto la sosta e parto. L'arrampicata è facile fino al passaggio chiave. Devo affrontare una placca arida d'appigli su una pancia bombata: il passaggio è ben protetto e volendo lo si può azzerare, ci sono infatti due protezioni salde.
Sosta del 2° tiro durante le doppie di calata |
La sosta è posizionata su un bell'alberello in un camino da cui si deve uscire per affrontare il terzo tiro che è un III facile ed approcciabilissimo, fino ad uscire su un terrazzino comodo da cui ci si può calare, oppure proseguire per un quarto tiro (di IV forse V) di una ventina di metri.
Noi ci caliamo: la via è finita e anche il tempo a nostra disposizione. Dobbiamo fare le doppie e abbiamo una corda singola da 70m.
Relazione
Accesso: Dalla stazione ferroviaria di Terni si procede verso sinistra (guardando
la stazione) per prendere il sottopasso sulla sinistra. Si continua
fino ad una rotonda e si prende per gli uffici finanziari, in direzione
dell'Hotel Garden. Si arriva ad una rotonda prima del cavalcavia e si
imbocca la terza uscita. Si prosegue su una strada ad alto scorrimento
fino a giungere ad un'altra rotonda di cui si imbocca la seconda uscita
che conduce dentro il quartiere di Borgo Rivo. Si svolta a sinistra dopo
450 m in via del Germano, si imbocca via Vivaldi a sinistra dopo 300.
Dopo 250 m circa si svolta a destra per imboccare strada della Pietrara
per proseguirla fino in fondo facendo attenzione a tenere la sinistra.
Si continua a sinistra su strada della Pietrara, lasciando sulla destra
vocabolo Madonna dell'Olivo. Si prosegue fino in fondo fino al
parcheggio del santuario.
Da lì si prende il sentiero che passa attraverso i fabbricati e lo si prosegue dritto fino ad incontrare sulla sinistra un bollo rosso segnato su un alberello. Si svolta dentro il bosco e ci si inerpica verso la base della parete che appare evidente dopo poco.
Salendo si trova la croce commemorativa per Austeri e sulla parete una targa cementata.
Da lì si prende il sentiero che passa attraverso i fabbricati e lo si prosegue dritto fino ad incontrare sulla sinistra un bollo rosso segnato su un alberello. Si svolta dentro il bosco e ci si inerpica verso la base della parete che appare evidente dopo poco.
Salendo si trova la croce commemorativa per Austeri e sulla parete una targa cementata.
L1 - 40/45 m - III, passi di IV
Si parte dalla base della parete in prossimità di un cordino azzurro sbiadito dentro una clessidra. Si punta ad una placca di roccia nera e poi dritto per linea logica seguendo le occasionali protezioni. Sosta su 2 spit .
L2 - 40/45 m - IV passi di VI
Dalla sosta si parte per linea logica e si seguono le chiodature. Il passaggio chiave è una pancia ben protetta di placca liscia con, a destra, delle lame sfruttabili per aggirare il passaggio. Sosta su albero dentro inizio di camino.
L3 - 30 m - III/IV
Dalla sosta si esce a decisamente a dx e si sale dritti fino a spuntare in cresta (attenzione rocce un po' instabili). Sosta attrezzata 2 spit e cordino.
Si parte dalla base della parete in prossimità di un cordino azzurro sbiadito dentro una clessidra. Si punta ad una placca di roccia nera e poi dritto per linea logica seguendo le occasionali protezioni. Sosta su 2 spit .
L2 - 40/45 m - IV passi di VI
Dalla sosta si parte per linea logica e si seguono le chiodature. Il passaggio chiave è una pancia ben protetta di placca liscia con, a destra, delle lame sfruttabili per aggirare il passaggio. Sosta su albero dentro inizio di camino.
L3 - 30 m - III/IV
Dalla sosta si esce a decisamente a dx e si sale dritti fino a spuntare in cresta (attenzione rocce un po' instabili). Sosta attrezzata 2 spit e cordino.
Uscita: con due o tre corde doppie si ritorna alla base della parete
Materiali: NDA, le soste sono attrezzate. Portare qualche maglia rapida e qualche cordino d'abbandono (per sostituire quelli presenti se fossero troppo rovinati).
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