mercoledì 9 gennaio 2013

Tecniche - Difficoltà su roccia: scala UIAA

La scala UIAA (Union Internationale des Associations d'Alpinisme) o Welzenbach, è stata, e lo è tuttora per le vie di montagna, la scala di riferimento per l'arrampicata su roccia, quando ancora era una scala chiusa con limite superiore il VI grado (VI+ quando la via presentava difficoltà ritenute fuori dalle possibilità umane).
I
E' la forma più semplice dell'arrampicata: si devono usare frequentemente le mani per mantenere l'equilibrio e richiede una valutazione preventiva della qualità della roccia prima di appogiarvi il piede
II
Inizia l'arrampicata vera e propria: è necessario spostare un arto per volta con una corretta impostazione dei movimenti. Appigli (per le mani) ed appoggi (per i piedi) sono abbondanti
III
La struttura rocciosa è più verticale, appigli e appoggi sono più radi ma con una certa possibilità di scelta nei passaggi e nei movimenti
IV
Appoggi ed appigli cominciano ad essere esigui: è richiesta una certa tecnica nel superare passaggi con strutture rocciose particolari (camini, fessure, spigoli...)
V
L'arrampicata diventa delicata e tecnica (placche ecc.) e richiede anche forza fisica (opposizione di forze con i diversi arti). Il passaggio deve essere esaminato preventivamente
VI
Necessita di allenamento speciale e continuo per sviluppare più forza nelle braccia e nelle mani: l'arrampicata può essere molto delicata con combinazione di movimenti ben studiati, o di forza per la presenza di strapiombi
VII
Appoggi e appigli sono piccoli e molto distanziati: doti di equilibrio e tecniche di aderenza sono fondamentali unite ad una preparazione specifica che sviluppi molta forza anche nelle dita
VIII
Come il VII ma la via necessita di allenamento costante per essere salita
IX
Come il precedente ma con una richiesta di impegno ancora superiore
X-XI
Arrampicata più difficile del mondo (attualmente)

Ogni grado (anche se sarebbe proprio farlo dal V in su) possiede delle suddivisioni indicate con + e - (es. V+, VII-, ecc.). La scala da un'indicazione complessiva della via, rappresentando il grado del passaggio più difficile. Quando si relaziona una via, quindi, si è soliti indicare, per ogni tiro di corda, la difficoltà del singolo tiro, per meglio rappresentare la via (anche se non sarebbe strettamente necessario).
Attualmente, nelle guide alle vie di montagne, è invalso l'uso di indicare la difficoltà con la scala francese (non quella per aggettivi), anche se tale scala è pensata per le vie sportive e non per le vie di montagna che spesso richiedono integrazioni alle protezioni presenti.

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