venerdì 27 luglio 2018

1^ Torre del Sella - Via dei Pilastrini - 140m - V-

Bella via, neanche tanto banale, neanche tanto unta, ottima per una scalatina toccata e fuga quando sei in vacanza con la famiglia e ti ritagli una mezza giornata, sempre in un contesto naturale favoloso.
Incredibilmente non c'era neanche folla.

Che panorama!
L'aria al parcheggio vicino all'hotel Maria Flora è abbastanza frizzante: sono sette gradi e ci sono nuvoloni che ci fanno temere un po', anche se le previsioni davano bello e soleggiato.



Molto rapidamente arriviamo sotto la partenza delle diverse vie che marcano questa breve parete. Con qualche difficoltà capiamo dove attacca la nostra meta: cerchiamo di districarci nelle indicazioni che ci dicono di salire una facile rampa per giungere ad un vecchio spit.




Marco sale per primo fino a giungere in prossimità di una cengetta. Passiamo sotto ad una cordata che sale la Trenker. Arriviamo ad un vecchio spit che ci conferma la partenza e il mio socio si attrezza per partire sul primo tiro: roccia marcia e friabile che pepa un po' le basse difficoltà.




Dopo un ultimo traverso su una comoda cengia Marco mi recupera e arrivo in sosta per poi ripartire prima a destra, poi in alto e poi ancora a destra. La roccia è molto più solida, con possibilità di protezione e il secondo traverso si rivela molto gustoso. Approdo alla sosta con il solito chiodo cementato con anello.
Sinceramente non ho ben capito perché mettere un punto solo di protezione in sosta, ma io mi aggiungo il mio e recupero il socio.



La partenza del terzo tiro
Mi riprendo quel poco che avevo piazzato e parto per il tiro successivo. Qui la faccenda si fa molto più interessante: si supera il tetto a sinistra per raggiungere una larga fessura scarsamente proteggibile se non con misure estreme. Lì c'è un passo che l'unto della roccia rende decisamente delicato. Dopo qualche prova di incastro con il braccio destro riesco a prendere una bella presa e ad uscire, proseguendo poi verso destra fino a raggiungere, poco dopo la sosta successiva.


Prima del passo fastidioso
Il tiro successivo è facile e divertente con qualche sezione di forza che sale un bel camino da fare in spaccata e un bel diedro che sbocca in una nicchia piuttosto scomoda alla base di un grande camino che domina questa sezione di parete.



Il buco da attraversare nel quinto tiro
La larga fessura da percorrere nel quinto tiro appare un po' ostica e in effetti richiede forza, ma gli appigli in realtà non mancano affatto e si scala senza patemi, anche perché un chiodo sulla sinistra della fessurona rassicura parecchio.
Altro discorso è strusciare nel buco. Ad un certo punto temo per le scarpe che ho legate sul dietro dell'imbrago: spero che non mi cadano.
Esco e il proseguo è facile e tranquillo. Supero un paio di fenditure che affacciano nel vuoto e approdo infine ad un terrazzo sulla sommità del pilastro.
Beh, adesso mi tocca superare un bel salto di un metro nel vuoto: facile dopo averlo fatto e piuttosto elettrizzante.


Il bel salto tra la testa del pilastro e la prima torre
L'ultimo tiro è molto facile e finisce poco sotto la vetta.

Salita corta ma interessante, da ripetere se uno è in zona.


Accesso

Giunti a Canazei si prende in direzione del passo Pordoi, passo Sella. Dopo alcuni tornanti, ad un evidentissimo bivio si svolta a sinistra seguendo le indicazioni per il passo Sella. Dopo poco si giunge nei pressi dell'albergo Maria Flora. Si parcheggia dove si trova e si imbocca il sentiero dietro la palina dell'autobus pubblico. Si sale in direzione evidente della prima torre. Facendo attenzione si devia a sinistra lungo un sentiero che sale e poi, svoltando in direzione della parete SO ne lambisce i piedi. In breve si raggiunge una rampa ascendente da sinistra a destra che si sale (passi di II) fino ad una cengia al cui termine si trova un vecchio spit (15 min circa fino all'attacco)

Materiale

nda, utili friend medio/grandi (anche camalot n.3)  diverse fettucce e cordini per allungare le protezioni, qualche rinvio, una corda intera da 70m. 

Relazione

L1 - III - 20m
Si sale verticalmente su rocce rotte e delicate fino ad una cengia che si segue verso destra fino ad uno spiazzo dove si trova la sosta (sosta 1 ch. cementato con anelli)

L2 - IV - 30m
Dalla sosta si sale per qualche metro poi si traversa a destra verso una spaccatura, si entra dentro con passo leggermente più delicato, la si segue in alto fino ad un terrazzino erboso dove si sosta (2ch., sosta 1 ch. cementato con anello)

L3 - V- - 15m 
Si sale verso la sinistra del tettino raggiungendo una fessura a sinistra di una placchetta. Con passo più impegnativo si scala la fessura per poi rientrare a destra fino alla sosta sotto un camino giallo (3ch., sosta 1 ch. cementato con anello)

L4 - IV+ - 25m 
Affrontare il camino in spaccata e uscirne a sinistra per raggiungere poi un bel diedro sulla destra che conduce in una nicchia dove c'è la scomoda sosta (4ch., sosta 1 ch. cementati con anello)

L5 - IV+ - 35m
Si punta la grande fessura sulla destra che con un attacco fisico conduce fino ad un buco che si scala molto scomodamente. Se ne esce e per più facili rocce si guadagna la sommità del pilastro al cui centro si trova uno spit. Si supera la grande spaccatura con passo elettrizzante e si sosta sulla parete  (1ch., 1fix, sosta su 1ch. cementato)

L6 - III - 15m
Si sale verticalmente sulla bella e ben ammanigliata placca che in breve fa guadagnare la sommità della cresta. Sulla sinistra salendo la terrazza detritica si trova una sosta (sosta su 1ch. cementato)



Discesa

Imboccare l'evidente sentiero che in breve conduce ad una sosta su due spit e maillon (presente poco sotto e a sinistra, faccia a valle, un'altra sosta attrezzata). Ci si cala per meno di 30m sul fondo di un largo camino.
Da qui si prosegue per l'evidente traccia che fa scendere rapidamente. Seguendo la traccia e radi ometti si giunge a pochi metri da terra. Si disarrampica una facile paretina sulla destra ed infine si prende il sentiero che in breve riporta all'albergo Maria Flora e al parcheggio.

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