La scala UIAA (Union Internationale des Associations d'Alpinisme) o Welzenbach, è stata, e lo è tuttora per le vie di montagna, la scala di riferimento per l'arrampicata su roccia, quando ancora era una scala chiusa con limite superiore il VI grado (VI+ quando la via presentava difficoltà ritenute fuori dalle possibilità umane).
I
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E' la
forma più semplice dell'arrampicata: si devono usare
frequentemente le mani per mantenere l'equilibrio e richiede una
valutazione preventiva della qualità della roccia prima di
appogiarvi il piede
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II
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Inizia
l'arrampicata vera e propria: è necessario spostare un arto
per volta con una corretta impostazione dei movimenti. Appigli
(per le mani) ed appoggi (per i piedi) sono abbondanti
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III
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La
struttura rocciosa è più verticale, appigli e appoggi sono più
radi ma con una certa possibilità di scelta nei passaggi e nei
movimenti
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IV
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Appoggi
ed appigli cominciano ad essere esigui: è richiesta una certa
tecnica nel superare passaggi con strutture rocciose particolari
(camini, fessure, spigoli...)
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V
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L'arrampicata
diventa delicata e tecnica (placche ecc.) e richiede anche forza
fisica (opposizione di forze con i diversi arti). Il passaggio
deve essere esaminato preventivamente
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VI
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Necessita
di allenamento speciale e continuo per sviluppare più forza
nelle braccia e nelle mani: l'arrampicata può essere molto
delicata con combinazione di movimenti ben studiati, o di forza
per la presenza di strapiombi
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VII
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Appoggi
e appigli sono piccoli e molto distanziati: doti di equilibrio e
tecniche di aderenza sono fondamentali unite ad una preparazione
specifica che sviluppi molta forza anche nelle dita
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VIII
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Come
il VII ma la via necessita di allenamento costante per essere
salita
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IX
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Come
il precedente ma con una richiesta di impegno ancora superiore
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X-XI
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Arrampicata
più difficile del mondo (attualmente)
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Ogni grado (anche se sarebbe proprio farlo dal V in su) possiede delle suddivisioni indicate con + e - (es. V+, VII-, ecc.). La scala da un'indicazione complessiva della via, rappresentando il grado del passaggio più difficile. Quando si relaziona una via, quindi, si è soliti indicare, per ogni tiro di corda, la difficoltà del singolo tiro, per meglio rappresentare la via (anche se non sarebbe strettamente necessario).
Attualmente, nelle guide alle vie di montagne, è invalso l'uso di indicare la difficoltà con la scala francese (non quella per aggettivi), anche se tale scala è pensata per le vie sportive e non per le vie di montagna che spesso richiedono integrazioni alle protezioni presenti.
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