martedì 25 settembre 2012

Attrezzature - Petzl Bug

Avevo necessità di uno zaino compatto, non più grande di 30 litri, che potesse essere facilmente impiegato in parete. All'inizio mi ero sinceramente innamorato del Salewa Pure 30 Pro. Visto al Salewa Cube a Bolzano e praticamente un colpo di fulmine. Il prezzo, in verità mi ha frenato, e quindi ho deciso di aspettare.
Così, bazzicando per il mio negozio preferito, Vertigini Sport, ho visto il Bug e me lo sono comprato.
Lo zaino è minimalista, anche se non manca di accorgimenti tecnici che, come al solito, fanno la differenza. In questo caso tra uno zaino ed uno per arrampicare.
Innanzi tutto è compatto ed alto sulla vita, in modo da non intralciare quando si smagnesa e quando si prendono le attrezzature dai porta materiali. Inoltre, proprio per evitare fastidiosi impicci di cinghie ci sono due taschine basse in cui possono "sparire" le cinghie porta-corda e la cinturina lombare.
Lo zaino ha uno scomparto contro la schiena in cui è possibile riporre relazioni, cartine, e tutto quello che, magari in sosta, deve essere di facile accesso.
Sono presenti sui lati altre due cinghie con attacco rapido che possono essere utilizzate come cinghie di compressione oppure come porta oggetti.
L'interno possiede una sacca retinata in cui è possibile alloggiare la sacca di idratazione, una sacchettina con zip per riporre portafogli, cellulare e altri piccoli oggetti (ha anche un elstico porta lampada d'emergenza).
Lo spazio interno (senza sacca di idratazione) è notevole e accoglie tutto il materiale che ci si porterebbe per una ascensione alpinistica (estiva).
Sul dorso ha poi una daisy chain cucita a cui si possono appendere i materiali, le scarpe d'avvicinamento, il casco, e quanto altro non deve essere d'ingombro nelle varie fasi dell'uscita.
Il dorso è imbottito, anche se fa sudare in maniera indecorosa, ed è comodo. Tutto lo zainetto in realtà è comodo da portare.
Come tutte le cose ha dei difetti, primo fra tutti che non è impermeabile, quindi si rende necessario dotarsi di un coprizaino adatto allo scopo (che la Petzl, almeno da quanto mi risulta, non fa: compratevelo).
La cinghia lombare è una fettuccia e rimane praticamente ad altezza pancia, quindi per evitare questo è necessario allungare gli spallacci per abbassare il punto di chiusura: praticamente non l'ho mai usata.
La zip di chiusura, didimensioni ragguardevoli e all'apparenza molto robusta, si apre troppo poco. Quando si deve prendere qualcosa dal fondo (non ci sono altri accessi) bisogna "immergersi" dentro con qualche difficoltà (prendere una maglia in sosta scomoda non è così banale).
La fattura seppur solida è con materiali ridotti all'osso, anche se la robustezza è notevole: fatto strusciare contro la roccia, dentro qualche camino, appeso in sosta, lo zaino non ha subito danni.
Indefinitiva, però, i lati negativi sono pochi e marginali rispetto ai positivi, tra i quali si annovera, the least but not the last, il prezzo: 45€.
Decisamento consigliato.  

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