lunedì 17 settembre 2012

Escursione - Anello est del Vettore

Amo i Sibillini, sicuramente perchè sono vicini, ma anche perchè offrono squarci di paesaggio eccezionali e permettono un certo grado di isolamento. Ho cercato questo giro proprio per evitare la folla che nei fine settimana invade i laghi, lo Zilioli, la vetta.
Giro affascinante, solitario, un poco impervio, ma interessante soprattutto per esplorare il lato marchigiano del massiccio.



Partenza alle 7,30 dalla Forca di Presta insieme a un mucchio di persone che come me aveva deciso di farsi la sua bella escursione domenicale. La giornata è splendida nonostante la fenomenale nebbia che aveva invaso la piana.
Percorro il sentiero con le mani in tasca dato il gran vento e cappello e giacca per la temperatura poco estiva.



Arrivo allo Zilioli e trovo un altro mucchio di gente che aveva bivaccato. A questo punto sono contento di lasciare i sentieri battuti (quello verso i laghi di Pilato e quello per la cresta del redentore) e mi dirigo verso il Vettore che raggiungo dopo circa 1h 50'.


Da lì, dopo una breve sosta ristoratrice, dirigo i passi per la (per me) sconosciuta cresta che conduce al monte Torrone (2117 m) e prosegue fino ad una sella cui giunge, dalla parte est un sentiero e prosegue verso ovest ed a valle fino a congiungersi con il sentiero che proviene dalla Forca Viola.







Qui iniziano i guai (piccoli).
Preso dalla frenesia di scendere a valle mi butto alla prima sella che incontro, per errore di valutazione, dentro un fosso molto impegnativo, con alcuni passaggi su roccia nei punti più scoscesi limitati a due salti di non più di un paio di metri, ma comunque delicati, aggravati dal fatto che ero solo e che le rocce circostanti, anche molto grandi, potevano cedere.
Fortunatamente (molto), dopo aver studiato la cartina, capisco che posso evitare di risalire (ero sceso di circa 270 m) e inerpicandomi ancora un pò ritrovo il sentiero.
Da lì in poi tutto facile fino ai laghi di Pilato, anche se il sentiero non sempre evidente lascia qualche perplessità che si risolve semplicemente proseguendo.
Ai laghi grande folla, considerando che fino a lì ero stato completamente e beatamente da solo, che mangia, chiacchiera, si riposa. Qualcuno, molto maleducatamente e anche illegalmente, si nagna pure i piedi nelle acque terse dei laghi.
Dai laghi di Pilato si prende il sentiero che riporta alla sella delle Ciaule. La via era piuttosto affollata, e anche qui si incontra un piccolo salto di quota che costringe ad usare le mani (banale se non fosse per la genete che sale e scende).


Arrivati allo Zilioli si riprende il sentiero in discesa che riporta alla Forca di Presta in circa 1h.
Ovviamente non poteva mancare una foto a Castelluccio con la piana in fiore. 

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