lunedì 10 agosto 2020

Corno Piccolo - Antonio Benedetti - V+ - 270m

Sicuramente una via molto interessante che, col socio e amico Francesco, avevamo puntato per questa stagione estiva, dall'andamento un po' obliquo ma mai banale ad eccezione dell'ultimo tiro.
Anche questa gradata molto stretta, ma ormai l'abbiamo capito.
O no?

Secondo voi che contempla il ragazzo?
Si giunge in tutta tranquillità alle scalette del sentiero attrezzato Ventricini, l'aria è frizzantina, c'è fermento in giro, con diverse cordate che hanno già attaccato a scalare, altre che errano frenetiche verso le proprie mete.
La seconda spalla è, ovviamente, molto gettonata, anche per rinfrescarsi dalla calura estiva che impera violenta lungo lo stivale, e, ta-daaa, noi non siamo soli sulla via scelta.
Vabbè, dai, fa sempre piacere (ma anche no) avere qualcuno che ti indica la via (basta che non ti tira giù sassi).
Tocca a me: mi sono prenotato il terzo tiro, quello della fessura obliqua, e così faccio anche il primo. Bello evidente, una fessura di quelle da tirare con gusto, poco sopra la prima scaletta.

La cordata davanti a noi


Il terrazzino erboso?
Quando esco dalla fessura e prendo verso sinistra arrivo effettivamente ad un terrazzo erboso dal quale osservo i nostri compagni d'avventura che sono giunti direttamente alla nicchia erbosa. Un po' interdetto mi invento una sosta sfruttando un chiodo un po' basso e decisamente scomodo non trovando nulla che assomigli a chiodi o affini.
Francesco sale e senza troppi indugi sale prima in placca poi lungo una costola rovescia infine decisamente puntando alla nicchia erbosa non senza qualche soffio.
Effettivamente il secondo tiro, anche se non è che ci azzecchi tanto tanto con la descrizione delle relazioni è un po' ostico con roccia non eccelsa in partenza e difficile da proteggere prima di arrivare sotto la sosta nella nicchia.


Il socio in azione
La nicchia è veramente scomoda, già occupata da un'allegra famigliola di sassi che protesteranno con veemenza decidendo di precipitare giù quando parto da secondo.
Già, siccome il socio pensava di fare un tiro di VI o giù di lì e io sono un cagasotto estremamente generoso decido di cedergli il tiro e farlo partire al posto mio. 


La partenza per uscire dalla nicchia è niente affatto banale, andare a prendere l'esile fessurina e alzarsi con i piedi richiede un po' di pelo e decisione: fino al primo chiodo un paio di metri verso sinistra è da scalare senza ripensamenti. Poi man mano si lascia domare, diventando una fessura più marcata ma sempre ostica e da interpretare molto attentamente con le scarpette, fino agli ultimi passaggi che si fanno verticali e faticosi.
Giungo decisamente perplesso alla sosta, ma ormai ci sono abituato.
Adesso tocca a me lungo il bel quarto tiro, una fessura molto marcata facilmente proteggibile, talmente tanto che non si trova una cippa fino alla sosta.

Lungo L4: lo scaglione e da NON toccare assolutamente 💀💀💀
Un passaggio prima di uscire sul facile è bello faticoso, su fessurona strapiombante da BD2 o 3, veramente gustoso, ma da tirare anche questo con un po' di decisione.
Sono abbastanza soddisfatto, anche perché al socio tocca un tiro di merda dentro una fessura camino che, data la sua implicita natura di FF (forte-falesista...?), gli crea i fantomatici uccelli per diabetici.

Senza il socio...

...con il socio

A me tocca invece il tiro che esce a sinistra dell'infame camino della Morandi-Consiglio-De Ritis. Anche questo molto interessante su placca super compatta con un passo che ad essere alti è decisamente meglio e poi su belle fessure da proteggere con gusto e infine per un'altra placca mi ributto a destra dentro al canalone della Morandi.
Qui mi ha fregato un po' il fatto di non aver letto il resto della relazione: avremmo dovuto starcene sulla sinistra e scordarci la Morandi, ma vabbè.

A sinistra, sopra il ciuffo d'erba, la rigola da percorrere
con il chiodo molto ben nascosto, sulla sua destra


Francesco sulla placconata finale del tiro
A Francesco tocca l'ultimo orrendo tiro dentro al canale della Morandi che lo porta esattamente alla forcella sotto la rampa dove si incrociano più o meno tutte le vie della nord della seconda Spalla.
Da lì prendiamo le doppie dietro al massone e ce ne andiamo beati verso la meritata birra.

Via consigliabile, da fare con un buon secondo, in particolare il terzo tiro che è un brutale traverso ascendente. Se poi si ha voglia si può uscire per la Due Generazioni o per la meno impegnativa Morandi-Consiglio-De Ritis.

Accesso

Giunti ai Prati di Tivo si prende la funivia che sale alla Madonnina. Da lì si percorre il sentiero Ventricini sotto tutta la parete Nord, si supera la prima spalla e si giunge ad una forcella da cui parte il tratto attrezzato del Ventricini. Si segue il cavo metallico, si raggiunge il fondo del canale del Tesoro Nascosto, si risale la prima scaletta dove si trova la netta fessura del primo tiro (45 min circa)
Alternativamente si può salire con l'auto fino alla piana del laghetto prendendo la strada che dai Prati prosegue a sinistra. Lasciata l'auto si sale l'Arapietra in direzione dell'albergo diruto e poi verso la stazione di monte. Si prosegue come sopra (45 min circa fino alla Madonnina)

Materiale

nda, utili friend medi e grandi (utili fino al n.3 camalot), diverse fettucce e cordini per allungare le protezioni, due mezze corde da 60m (per le calate dalla nord della seconda spalla).


Relazione

L1 - IV - 20m 
Si sale la netta fessura che incide la parete appena dopo la prima scaletta, si obliqua leggermente verso sinistra fino ad un terrazzo erboso (2 ch., sosta da attrezzare)

L2 - V - 20m
Si sale in placca e poi leggermente a sinistra a guadagnare una lama rovescia che si segue fino al suo termine dove si obliqua verso destra fino all'evidente nicchia erbosa dove si sosta (sosta attrezzata su ch. e cless.)

L3 - V+ - 45m
Dalla sosta si guadagna l'evidente fessura obliqua che si percorre fino a che non si raddrizza. La si supera con arrampicata faticosa e si giunge ad una sosta sotto il marcato tetto giallastro sempre visibile (4 ch., sosta su 2 spit)

L4 - V - 45m
Si traversa e sinistra lungo l'evidente fessura che più in alto diventa verticale e strapiombante, si supera l'aggetto e si guadagna la sosta (sosta su 1 ch. e 1 spit)

L5 - IV - 30m
Si prosegue lungo la fessura camino fino a sostare sotto un largo camino ai piedi di una bella placca compatta alla sua sinistra (sosta su 2 spit)

L6 - V+ - 50m
Si prende la placca e si punta la base di una rigola prima della quale e alla cui destra, su un gradino fessurato, è nascosto un chiodo. Si affronta una passo più delicato la rigola e poi si esce per divertenti fessure fino sotto uno strapiombo (noi da qui siamo entrati dentro il canale della Morandi)  (sosta su 2 ch. dentro al canale)
 
L7 - III - 60m
Si prosegue fino ad uscire alla forcella di metà parete nord della seconda spalla (sosta attrezzata)




Discesa

Si va a prendere una sosta alla sinistra del grande massone arrotondato, faccia a monte.
La prima doppia cerca la sosta con catena di Sua Mollosa Grossezza che rimane un poco sulla sinistra faccia a monte. L'ultima doppia di 55m conduce a terra.

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